Allenatori, saper essere

Allenatori, saper essere

03/02/2020 Off Di dilorenzo

Ho cominciato ad allenare perché ci omologassero un campo con cinque angoli. Da allora è la mia vita, il professore Salerno mi ha dato grandi opportunità, un insegnamento, io ho provato a farmi trovare pronto. Le giovanili, assistente in B in A, i corsi del settore giovanile. Ho conosciuto la pallacanestro italiana e internazionale, collaborando nell’organizzazione, allenando, traducendo. Poi ho iniziato ad allenare con i più grandi, imparando subito che dovevo essere me stesso, anche in contraddizione, ma mai scendendo a compromessi con i miei principi. Il Tau, coach Zorzi, il Penta, Mirko Novosel, Gamba, Mario Blasone, Ettore Messina mi hanno apprezzato per questo, nel bene e nel male. Anche chi, politicamente ha apprezzato meno, ha continuato a riconoscere la mia coerenza.

Ho il piacere di vedere tanti miei giocatori arrivati al top, tanti allenatori che si affermano, tanta tristezza a vedere chi accetta tutto. Tra 8 mesi avrò 67 anni, e dico che se si resta se stessi si vive, se si finge non si vive.

Il saper essere se stessi vale più di ogni successo!