Riflessioni sull’ottimo quarto posto dell’Italia

Riflessioni sull’ottimo quarto posto dell’Italia

08/18/2013 Off Di dilorenzo

Allora il mio giudizio finale: abbiamo ottenuto un ottimo risultato, sicuramente precedendo squadre ben più attrezzate di noi, Croazia e Turchia innanzitutto, ieri con qualche errore in meno si poteva riuscire a vincere ma un campionato europeo è questo. Ve lo dico io che nel 1991 ho vinto gli europei in Grecia con due vittorie di un punto di cui una dopo tre supplementari, con ultimo tiro della Yugoslavia che ha girato sul ferro due volte. Nella mia squadra c’erano 4 sotto età del 1975, sarebbero stati 5 se Galanda non si fosse fatto male in preparazione, ma non c’erano molti non ancora pronti e che avrebbero scritto la storia del nostro basket. Qualche nome? Chiacig, Tonolli, Basile, Marconato, Soragna oltre ad Ancillotto, infortunato pochi giorni prima degli europei. Solo due di quella squadra sono poi arrivati in nazionale A, Meneghin e Scarone, altri hanno giocato a livelli inferiori, qualcuno fermato da un sistema che iniziava a penalizzare gli italiani altri perché hanno preso altre strade, sono rimasto in contatto con loro sono tutti ragazzi splendidi che ricordano con grande gioia quella esperienza meravigliosa!
Tra gli ultimi ad andare ai mondiali furono i ragazzi dell’annata 76/77 con un vero miracolo, l’anno dopo ad una squadra già debole vennero a mancare 4 giocatori determinanti e fu una debacle, ma nessuno si ricordò che era già un ottimo risultato esserci arrivati!
La Croazia che è arrivata addirittura sesta con una squadra con talenti assoluti cosa dovrebbe fare?
I gruppi di oggi sono atletici e tecnicamente molto più dotati di quelli che allenavamo noi ai nostri tempi ma la competizione è diventata terribile con la frammentazione ad est e la crescita di tutte le nazioni.
Io dico che si sta lavorando tanto a livello giovanile e va dato merito ad allenatori e società ed alla collaborazione instaurata dagli istruttori del SSN: un allenatore in nazionale può solo mettere insieme i giocatori e se non s’è il lavoro in società non si possono fare miracoli.
Con i giovani ci vuole pazienza, oggi i ragazzi erano chiaramente stanchissimi, poco da dire. Un allenatore ha criticato sul web le scelte difensive italiane sui centri, ma si può pensare che un coach possa dire ad un suo giocatore “allontanati quando il tuo avversario prende la palla?” Cattapan e Guariglia hanno fatto un buon campionato per le loro attuali capacità lavoreranno e poi si vedrà!
Credo sia importante che continuino ad allenarsi nelle loro società, che abbiano occasioni di confronto al massimo livello anche nei campionati senior laddove non vivano realtà giovanili competitive e tra un anno si vedrà!
Io nella mia ormai troppo lunga carriera ho imparato a partire dall’idea che un allenatore in campo insegna la sua pallacanestro, cerco di capire il suo principio, ed evito di pensare che sia un pazzo scatenato che giochi a perdere o scelga giocatori scarsi per suicidarsi.
Ricordatevi, e poi la smetto, che chi allena in nazionale si gioca tutto in 10 giorni, dopo aver potuto allenare i suoi giocatori come squadra al massimo per 30 giorni, non ha il tempo di preparare la sua squadra per un anno confrontandosi settimanalmente con gli avversari per poi arrivare a giocarsi il campionato a fine stagione!
E’ un lavoro difficile, io per quattro volte sono arrivato a giocarmi la finale la prima volta in cui sono arrivato sesto ho chiuso, attenzione in quell’occasione la fortuna girò, con due sconfitte al fotofinish nella qualificazione e pure mettemmo sotto nettamente la Germania di un certo Nowitzky…

Buon basket a tutti!